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Perché gli aggregatori fanno male alla tua attività?
Perché gli aggregatori fanno male alla tua attività?

Abbandonare gli aggregatori

Aggiornato più di un anno fa

Rispetto agli aggregatori, e con aggregatori intendiamo: The Fork, Quandoo, Groupon, Tippest e affini, così come JusteEat, Deliveroo Glovo ecc lato delivery; RistoratoreTop ha da sempre preso una posizione chiara ed irremovibile.

Siamo e saremo sempre contrari all’utilizzo di questi strumenti, perché convinti del male che possono fare ai ristoratori nel breve e nel lungo periodo.

Se hai a cuore il futuro del tuo ristorante, della tua pizzeria, trattoria, osteria, del tuo bar, cocktail bar e in generale attività nel campo della Ristorazione, dovresti pensarci due volte prima di utilizzare queste piattaforme, ed esistono almeno 7 ottime ragioni per dire NO a qualsiasi tipo di aggregatore.

Vediamole insieme.

1) Ti sollevano dall'onere di acquisire clienti.

Sì, lo so, questo — secondo tanti ristoratori — è proprio la ragione per la quale scegliere queste piattaforme:

«Mi danno la possibilità di farmi conoscere e di portarmi clienti paganti! A me sembra una figata...»

No, non è affatto una figata. Perché sollevandoti dall'onere di acquisire e fidelizzare clienti ti sollevano anche da tutti gli onori derivanti.

Cosa vuol dire?

Delegando a loro il marketing stai perdendo il controllo sul tuo marketing. E quando ti affidi a sistemi di marketing esterni non stai costruendo il TUO, di sistema di marketing.

Il risultato? Stai diventando dipendente da queste piattaforme. Non solo, perché le stai pagando tu, di tasca tua, con denaro sonante, qualora ti richiedano provvigioni, o con visibilità, qualora non ti chiedano scontistiche, oppure con i dati dei tuoi clienti, che non potrai mai gestire per poter comunicare e quindi autonomamente fidelizzare i clienti.

E’ importante che tieni a mente questo: in quanto imprenditore, dovresti essere TU ad avere il controllo sull'acquisizione dei tuoi clienti, e non un soggetto terzo, non un intermediario.

Se stai usando un aggregatore, è ora che riprendi il controllo del tuo marketing!

2) Ti intermediano.

A proposito di perdere il controllo. Sai cosa succederà quando quelle piattaforme avranno conquistato il mercato e quindi avranno creato abitudine d'acquisto nei TUOI clienti, che ora prenoteranno tramite loro e non direttamente a te?

Succederà quello che è successo quando Booking si accorse di avere il dominio del mercato delle prenotazioni alberghiere.

E cioè che decise lui le condizioni:

Alzando le provvigioni fino a percentuali folli, tutelando i clienti finali e non gli albergatori, facendo il SUO interesse.

I cugini albergatori hanno ancora margini interessanti sulla vendita delle loro camere e dei loro servizi, noi ristoratori no!

3) Ti chiedono di fare sconti (The Fork e affini)

Ma in effetti, non c'è NESSUNA buona ragione per fare sconti, tantomeno a potenziali clienti mai visti prima.

Se vuoi fare degli sconti, devi poterlo fare quando lo ritieni più opportuno ma soprattutto a chi ritieni più opportuno.

Il problema è questo: quando fai gli sconti riempi il locale DI CHI?

4) Del target peggiore che c'è.

Un target che guarda al centesimo, vendicativo, sempre alla ricerca dell'offerta più disperata, iper-critico e iper-pretenzioso, che chiede modifiche, eccezioni alle regole, ulteriori sconti... Insomma, un target del quale non avete affatto bisogno.

Sia perché nuoce direttamente alla salute della tua azienda, e sia perché nuoce indirettamente. Infatti la presenza del target peggiore…

5) Allontana il target migliore.

Guardala da questo punto di vista: accontenti chi prenota tramite The Fork facendo loro sconti e dando loro opzioni privilegiate, mentre non accontenti chi ti sceglie normalmente (infatti fate pagare loro il prezzo intero) e non li privilegi in altri modi.

Ergo, se mai dovesse succedere che il target migliore venga a conoscenza del fatto che incentivi altri e non loro, stai pur tranquillo che si sentiranno offesi.

D'altronde, come dovrebbe sentirsi un cliente che ha sempre pagato a prezzo pieno, e che magari ti frequenta pure da tempo, nel venire a conoscenza che hai fatto lo sconto ad una persona possibilmente mai vista?

6) Stai sovvenzionando quello che tra qualche tempo sarà un tuo acerrimo nemico.

Soldi, dati, visibilità, creazione di abitudine d'acquisto, controllo: sono le principali monete che stai scambiando per avere qualche cliente in più nelle sale del tuo locale.

Sappi che soldi, dati, visibilità, creazione di abitudine d'acquisto e controllo sono tutto ciò che serve alla TUA azienda per crescere forte e sana, e non dovresti per nessuna ragione al mondo privartene.

A maggior ragione per consegnarli al tuo costoso nemico!

7) Abitua i tuoi clienti a scegliere te (ed i tuoi colleghi) tramite piattaforme di terzi, e non tramite te!

Attenzione, ABITUDINE è la parola chiave in questo discorso.

Se abituiamo — direttamente o indirettamente — i clienti ad utilizzare quelle piattaforme ci stiamo fregando da soli.

Le abitudini hanno in sé una potenza mostruosa, soprattutto se applicate a noi stessi, esseri abitudinari d'eccellenza.

Per questa ragione in particolare ogni cliente che finisce su quei siti e si abitua a frequentarli è un chiodo sulla bara del nostro settore. Non solo sulla nostra.

Guardate cos'è successo con il settore alberghiero e con Booking e affini.Oggi se vogliamo prenotare un albergo non ci pensiamo nemmeno più e andiamo direttamente su Booking, da tanto è diventata un'abitudine e un automatismo.

Per tutti questi motivi, e per tutti gli altri che vi verranno in mente, diciamo no grazie agli intermediari.

Tua l'azienda, Tuoi i clienti.

E QUINDI CHE FARE?

Evitando The Fork e tutti gli aggregatori a cui fino ad oggi ci siamo affidati per garantirci visibilità (a che prezzo?!), ciò che diventa fondamentale è COMUNICARE in modo efficace e continuativo su tutti i canali a disposizione, dai social media - Facebook e Instagram in particolare per cui andrebbe strutturato un piano editoriale - all’email marketing (sfruttando il Mass Mailing di Plateform) alla cura di ogni elemento online che fa da “vetrina” per il locale: la scheda Google My Business, Il profilo di TripAdvisor, il sito web del locale.

L’obiettivo della presenza online è tenere sempre alto il valore percepito dai potenziali clienti, raccontandoci in modo coerente ed efficace, creando connessioni forti ed iniziando a lavorare nell’ottica di acquisire clienti per fidelizzare, sempre.

Buon lavoro!

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